Silvia Kelly era una donna come tante, nella Milano di fine anni ‘60. Una donna con due figlie, un sogno e un talento. Sapeva creare gioielli. Lo faceva in casa con l’alpaca, e l’ottone. Così, negli anni in cui scoppiava il boom dei gioielli poveri, qualcuno ha cominciato ad accorgersi del suo talento. Il suo era un talento originale e personale, indipendente dalle mode di quegli anni, diverso da quello degli artisti hippy di Brera da cui era affascinata. Capire questo e decidere di cambiare è stato un tutt’uno. Era il 1970 quando, seguendo il suo istinto, ha abbandonato Milano e ha scelto Lecco per avviare la sua attività. Sola, con due figlie e un talento. Il primo laboratorio Silvia Kelly era in Via Santo Stefano. Dopo i sacrifici sono arrivati i riconoscimenti e con loro il successo commerciale e artistico a livello internazionale.Un laboratorio artigianale che è cresciuto negli anni e che è arrivato ad esportare i suoi gioielli in tutto il mondo..